Borse di studio a Trento

Anche nel 2015 l’AIL Trentino continua a investire nel personale medico e sanitario del capoluogo trentino con:

  • il rinnovo per un ulteriore anno della borsa di studio per la psicologa Sara Bellone, in forze presso il Reparto di Pediatria dell’Ospedale Santa Chiara per aiutare i bambini ricoverati e i loro familiari ad accettare e attraversare, anche da un punto di vista emotivo, le delicate e difficili fasi della malattia;
  • l’assegnazione a marzo di una nuova borsa di studio per un’ostetrica dedicata al progetto di raccolta del sangue cordonale in occasione dei parti presso l’U.O. di Ostetricia e Ginecologia del Santa Chiara, per le coppie che ne avessero fatto richiesta e avessero seguito il percorso di preparazione. La nuova borsista è Giulia Zatelli, che ha espresso la sua gratitudine per l’opportunità di crescita umana e professionale offerta;
  • a ottobre, l’assegnazione di una borsa di studio annuale alla dott.ssa Anna Artuso, ematologa che dal 14 ottobre 2015 presta servizio full time presso la Struttura semplice di Ematologia – Unità operativa di Medicina Interna;
  • grazie alla collaborazione con il Primario dott. Cristallo e con l’APSS, l’attivazione da fine novembre di una nuova borsa di studio triennale, con un impegno finanziario complessivo di € 57.000, per un tecnico di laboratorio per la lavorazione di emocomponenti presso il Laboratorio HLA e la Banca del Sangue del S.I.T. – Servizio di Immunoematologia e Trasfusioni di Trento. La borsa di studio è stata assegnata alla dott.ssa Marta Lorenzato nell’ambito del progetto “Tipizzazione tissutale donatori di midollo osseo e/o cellule staminali ematopoietiche e supporto all’attività di immunoematologia e lavorazione degli emocomponenti”.

Si sono inoltre distribuiti al personale medico del Day Hospital una quarantina di “kit per il paziente” realizzati dall’AIL Nazionale nell’ambito del Progetto Sostegno, volto a favorire la conoscenza del linfoma, in particolare di Hodgkin. Il kit contiene sei opuscoli per risolvere dubbi e suggerire soluzioni non solo dal punto di vista clinico, ma anche degli aspetti pratici e di vita quotidiana dei pazienti e delle loro famiglie.

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