Rendiconto della donazione all’APSS

Il 26 ottobre 2016 sono state presentate, dal direttore generale dell’APSS, Paolo Bordon e dal nostro vicepresidente Roberto Valcanover, le attività realizzate nell’ambito del protocollo d’intesa, sottoscritto a dicembre 2015 tra l’Azienda Sanitaria e l’AIL Trentino, per una donazione complessiva di 540.000€. Riportiamo in merito il Comunicato stampa della Provincia autonoma di Trento.

In apertura di incontro il direttore generale Paolo Bordon ha espresso gratitudine a cittadini e volontari dell’Ail «per il sostegno che, anno dopo anno, ha permesso la realizzazione di importanti progetti a favore dell’ematologia e della pediatria. Con l’accordo firmato a dicembre 2015 si è rinsaldata una collaborazione che ha permesso di migliorare la presa in carico dei pazienti dell’oncoematologia, soprattutto pediatrica e della medicina trasfusionale, riducendo la necessità di accesso alle strutture extra provinciali, senza interrompere la collaborazione con i centri di riferimento per le patologie che richiedono competenze altamente specialistiche. Il mio grazie – ha concluso Bordon – va ai cittadini e alle cittadine che ogni anno sostengono con le loro donazioni le iniziative dell’Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma».
La parola è poi passata al vicepresidente di Ail Roberto Valcanover, che ha sottolineato «Nei mesi scorsi con il dottor Bordon e il dottor Dario abbiamo valutato lo stato di avanzamento dei progetti inseriti nel protocollo d’intesa firmato nello scorso anno, che ha previsto una donazione di 540 mila euro per sostenere iniziative di formazione, acquisizione di risorse professionali e interventi strutturali da realizzarsi nell’arco di trenta mesi.
Dopo questa esperienza, finora positiva, possiamo dire che abbiamo apprezzato la volontà dell’Apss di coinvolgere ulteriormente la nostra associazione sulle problematiche inerenti l’ematologia in Trentino. Da parte sua Ail Trentino – ha aggiunto Valcanover – si propone ancora per dare risposte e supporto alle richieste della sanità pubblica e degli ospedali sia fornendo risorse umane sia attrezzature, non dimenticando di porre sempre e comunque la figura del malato al centro della propria attenzione. Tutto questo ci rassicura per un continuo miglioramento dei servizi verso tutte le persone coinvolte nelle malattie del sangue: la chiarezza e il rendiconto di quanto realizzato e di quanto si andrà a fare è un giusto riconoscimento verso tutti i nostri volontari che ci seguono, ci aiutano e ci supportano nelle nostre iniziative di raccolta fondi e a tutti i trentini che, con le loro donazioni, contribuiscono alla riuscita degli obiettivi prefissati».
Alla conferenza stampa erano presenti il direttore del Dipartimento pediatrico Annunziata Di Palma, il direttore del Dipartimento di medicina interna Walter Spagnolli e il direttore del Dipartimento laboratorio e servizi Patrizio Caciagli, che hanno ringraziato l’associazione e i volontari dell’Ail per il supporto e la disponibilità data nel corso degli anni e hanno illustrato, ognuno per i propri ambiti, la destinazione e i risultati dei progetti finanziati.
Annunziata Di Palma ha illustrato il progetto, che prevede uno stanziamento di 250 mila euro, per la realizzazione di un’area di degenza ad alta intensità di cura nell’area pediatrica dell’ospedale Santa Chiara i cui lavori inizieranno nel 2017. La struttura è destinata ad accogliere pazienti della Pediatria, della Chirurgia pediatrica e della Neuropsichiatria infantile, con tre posti letto per cure semi intensive, una stanza per isolamento infettivo e due stanze per pazienti immunodepressi con accesso da un filtro con controllo del regime delle pressioni. Sono stati poi finanziati tre master di alta formazione in terapia del dolore e cure palliative pediatriche a Padova a cui hanno partecipato medici delle unità operative di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale Santa Chiara di Trento e della Pediatria del Santa Maria del Carmine di Rovereto. Sulla spinta di questa sostanziosa donazione l’Unità operativa di pediatria sta riorganizzando le competenze interne dedicando un numero maggiore di medici e infermieri all’assistenza di bambini con malattie oncoematologiche, il che renderà più efficace anche la collaborazione con l’Unità operativa di protonterapia.
La parola è poi passata a Walter Spagnolli, direttore del Dipartimento di medicina interna, che grazie alla donazione Ail ha acquisito due medici ematologi e una borsista per il potenziamento dell’ambulatorio di follow-up per pazienti adulti della Struttura semplice di ematologia. Spagnolli ha poi evidenziato «per la parte strumentale è in corso l’acquisto di una piattaforma ecografica, che oltre a consentire l’individuazione del vaso da incannulare, permette il corretto posizionamento dei PICC (cateteri centrali ad inserzione periferica) avvalendosi di un sistema di tracciamento magnetico della posizione del catetere». Anna Guella, responsabile della Struttura semplice di ematologia ha voluto esprimere il suo grazie all’associazione Ail per il supporto dato nel corso degli anni che ha permesso all’ematologia di contare su finanziamenti volti all’acquisizione di risorse strumentali e a formare i professionisti permettendo al contempo la crescita del reparto.
Patrizio Caciagli, direttore del Dipartimento laboratorio e servizi, ha illustrato la destinazione della parte di finanziamento destinata al Servizio di Patologia clinica che ha permesso l’acquisizione di un medico e di un biologo per lo sviluppo della diagnostica laboratoristica ematologica e farmaco genomica.

 

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