Finanziamento al CIBIO

L’AIL Trentino è orgogliosa di finanziare un’importante ricerca del CIBIO – Centre for Integrative Biology a Povo di Trento, eccellenza del nostro territorio che mira a coniugare approcci multidisciplinari che spaziano dalla biologia alla chimica, fisica, informatica, matematica e ingegneria in una visione integrata dei processi biologici di base e della loro evoluzione in malattia.
Riportiamo una descrizione tecnica a cura della dott.ssa Lorena Zubovic, responsabile presso il Centro di Ricerca del progetto ” Dallo splicing alternativo alla cura mirata dei tumori. Caratterizzazione delle varianti di mRNA specifici e i meccanismi molecolari coinvolti nei tumori del sangue o leucemie“.

La trascrizione è il meccanismo mediante il quale l’informazione contenuta nel DNA nucleare viene trasformata in RNA il quale svolge molteplici funzioni importanti per lo sviluppo ed il funzionamento delle cellule. Lo splicing (parola che in inglese significa congiungere) è una fase della trascrizione in cui le diverse porzioni di un RNA primario sono unite a formare l’RNA messaggero maturo (mRNA) il quale darà origine ad una o più proteine specifiche. Per questo motivo, lo splicing è un processo altamente regolato che coinvolge un gran numero di molecole regolatrici. Grazie allo splicing, la cellula non solo può esercitare un fine controllo sulla trascrizione dei geni, ma anche espandere la variabilità dell’informazione del proprio genoma. Infatti, partendo da un singolo trascritto genico primario, si possono sintetizzare diversi RNA messaggeri attraverso il meccanismo dello “splicing alternativo” (SA). Nello SA alcune porzioni codificanti, denominate esoni variabili, possano essere incluse o escluse dall’mRNA maturo a seconda del contesto cellulare. Lo splicing alternativo è un meccanismo molto utilizzato dalle cellule e si stima che oltre il 95% dei geni umani produce più di una variante di mRNA attraverso SA.
Disfunzioni nello splicing possono portare, tuttavia, all’insorgenza di patologie anche molto gravi, tra cui il cancro. L’obiettivo della nostra ricerca è studiare le condizioni in cui SA può rivestire un ruolo rilevante per la cellula tumorale cercando di identificare delle varianti di mRNA specifici per quella patologia e i meccanismi molecolari coinvolti. In particolare verrà studiato il ruolo dello splicing alternativo nei tumori del sangue o leucemie, come le sindromi mielodisplastiche (SMD), la leucemia linfatica cronica (LLC) e la leucemia mieloide acuta (AML). Lo scopo sarà quello di identificare dei trascritti specifici che potranno facilitare la diagnosi e trovare una potenziale cura.
Nella medicina moderna il paziente non è più visto come un caso clinico generale, ma come individuo, per il quale si cerca sempre più una cura personalizzata. Questo approccio è di grande attualità anche per la cura del cancro. Infatti, sempre più spesso i test clinici hanno dimostrato che determinati farmaci si dimostrano efficaci in alcuni pazienti ma inefficaci o addirittura tossici in altri. La ragione è legata alla peculiarità genica di ogni individuo che andrebbe esaminata prima della cura. Il fine ultimo di questo progetto è migliorare sia la salute che la qualità di vita dei pazienti affetti da leucemia ponendo le basi per lo sviluppo di nuovi strumenti per la diagnosi precoce e per un’eventuale terapia. Come ogni sfida scientifica, il progetto comporta rischi ma anche opportunità, non ultima quella di poter utilizzare nuovi approcci multidisciplinari con l’obiettivo di sviluppare e raggiungere nuovi standard tecnologici.

Lorena ZubovicResponsabile di Progetto al CIBIO
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